Serie A 2013/2014 – 18° giornata di campionato del 06.01.2014.

Gol segnati e loro classificazione: cause ed analisi degli errori difensivi commessi.
Premessa.
I gol, tutti i vari tipi di gol segnati, visibili sui campi da calcio, si classificano in due grandi categorie, EVITABILI ed IMPARABILI/INEVITABILI, ciascuna statisticamente quantificabile nel 50% circa.
I primi, quelli evitabili, su cui soffermeremo maggiormente la nostra attenzione critica senza tuttavia trascurare gli altri, riguardano i gol segnati per errori individuali e di reparto, ripetitivi e sempre uguali, pertanto possibili da rilevare e correggere allo scopo di prevenirli, derivanti da:
a) atteggiamento del difensore che si gira sui tiri diretti in porta invece di osservare la regola della posizione frontale attiva nell’opporsi fisicamente alle palle in arrivo;
b) libertà e spazio concessi all’attaccante per effetto della zona applicata con le sue note, rischiose componenti tattiche invece di praticare la moderna marcatura a uomo con la difesa elastica ed il controllo visivo attivo, elemento tattico innovativo, inedito.
I secondi hanno per oggetto quei gol a fronte dei quali il portiere nulla o poco può fare per impedire alla palla di entrare in rete; comprendono sia i gol imparabili segnati per giocate, gesti o scambi da manuale di natura tecnico tattica come, ad esempio, nel caso di dribbling, combinazione, triangolazione, contrasto, anticipo, appoggio smarcante, tiro di precisione, stacco di testa maggiore, velocità di corsa maggiore, giocata di classe (girata, rovesciata, colpo di tacco o di ginocchio), calcio di rigore, calcio di punizione, calcio d’angolo, schema collaudato sui calci piazzati, contropiede; sia i gol inevitabili segnati a seguito di situazioni o episodi casuali, contingenti, di fortuna come, ad esempio, nel caso di rimpallo favorevole, errore o svista della terna arbitrale, autogol, malinteso tra difensori, intervento a vuoto, papera o deviazione involontaria del difensore o del portiere, respinta difettosa del portiere, situazione d’inferiorità numerica, palla vagante, rimessa laterale, barriera posizionata male, opposizione passiva alla palla, condizioni del terreno di gioco, rimbalzo ingannevole della palla, mancanza di fair play, palla intercettata.
 
Da sottolineare inoltre che gli errori dei gol Evitabili vanno individuati ed analizzati nel momento immediatamente prima che la palla entri in rete; il riferimento ad errori tecnico tattici precedenti, anche di poco, commessi nella stessa azione a centrocampo o nella trequarti non è da prendere in considerazione a giustificazione dei gol stessi perché le relative variabili di sviluppo del gioco portano a ragionare per ipotesi, con i “se” e i “ma” quindi senza riscontro o collegamento con la realtà oggettiva degli errori emersi all’atto, al momento del gol, tenuto conto che tali errori finali se non fossero stati compiuti avrebbero sanato, rimediato sia quelli precedenti ma soprattutto evitato il gol stesso.
 
Inoltre, per comprendere bene tale classificazione è importante ricordare in cosa, oltre alla diversa tipologia oggettiva, consiste e si distingue la differenza tra gol evitabili ed imparabili/inevitabili in rapporto alla loro realizzazione temporale; nei primi, infatti, gli errori tecnico tattici individuali o di reparto si manifestano in modo sistematico e ripetitivo, partita dopo partita, con continuità mentre nei secondi le cause o le circostanze particolari da cui derivano si presentano con carattere occasionale, episodico nel senso che chi ha sbagliato, giocatore o arbitro, o ha compiuto un gesto tecnico, una giocata da manuale o ha segnato grazie alle sue doti fisiche, atletiche non è detto che alla prossima partita riesca a fare altrettanto puntualmente, si ripetano nuovamente le stesse condizioni o situazioni specie se casuali, contingenti o fortunate.
 
Partite
Fiorentina vs Livorno 1 0
Gol di Gonzalo imparabile, colpo di testa saltando più del difensore.
Juventus vs Roma 3 0
Gol di Vidal evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di Pjanic;
Gol di Bonucci evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di Castan;
Gol di Vucinic imparabile, calcio di rigore.
Napoli vs Sampdoria 2 0
Gol di Mertens evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;
Gol di Mertens evitabile, difensore in barriera che si gira sul tiro a rete senza rispettare la posizione frontale attiva.
Catania vs Bologna 2 0
Gol di Beghessio evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;
Gol di Lodi imparabile, calcio di rigore.
Genoa vs Sassuolo 2 0
Gol di Gilardino imparabile, calcio di rigore;
Gol di Bertolacci evitabile, difensore che si gira sul tiro a rete senza rispettare la posizione frontale attiva per l’errore di Gazzola.
Milan vs Atalanta 3 0
Gol di Kakà evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di Benalouane;
Gol di Kakà evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;
Gol di Cristante imparabile, precisione nel tiro angolato e rasoterra.
Parma vs Torino 3 1
Gol di Immobile evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di Moretti;
Gol di Marchionni inevitabile, deviazione involontaria difensore;
Gol di Lucarelli imparabile, tacco esterno piede con gesto tecnico da manuale;
Gol di Amauri imparabile, contrasto fisico vincente con conclusione a fil di palo.
Udinese vs Verona 1 3
Gol di Toni inevitabile, papera del portiere;
Gol di Toni imparabile, anticipo sul portiere;
Gol di Pereyra imparabile, girata al volo con gesto tecnico da manuale;
Gol di Iturbe imparabile, contrasto fisico vincente e tiro finale a fil di palo.
Lazio vs Inter 1 0
Gol di Klose evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea e attacco alla palla per l’errore di Ranocchia.